Sono sempre stato uno di quei ragazzini che fanno domande in continuazione e si chiedono il perché di ogni cosa. Forse questo il motivo per cui non volli ereditare l’avviata attività di mio padre. Dopo il diploma di geometra proseguii gli studi iscrivendomi all’Università di Ingegneria, ma un numero insufficiente di esami non mi permise di rinviare il servizio militare. Decisi così di svolgere l’anno di leva nella Polizia di Stato che è diventata poi una professione. In seguito lasciai ingegneria dedicandomi agli studi di Scienze Politiche, ma sentivo non essere la mia strada.
Verso i trent’anni cominciai a interessarmi di temi esistenziali. Riflettevo spesso sul significato della vita, i suoi legami con la natura e la religione, chiedendomi perché mai l’esistenza fosse così ricca di bellezze e allo stesso tempo di sciagure di ogni genere. Cercavo di attribuire un significato a quel “principio” che è responsabile di tanta diversità fra i percorsi umani, tra esistenze di sofferenza e vite gratificanti. Sapevo di non essere il primo né l’ultimo a porsi queste domande, ma presi la questione tanto sul serio da ritrovarmi coinvolto in un’avventura che oggi considero davvero straordinaria, al punto da aver cambiato la mia vita per sempre. È proprio quell’avventura che ho deciso di descrivere nel mio libro con la speranza condividerla oggi con i miei lettori.